La marmellata di arance è prodotta con più del 110% di frutta per 100 g di prodotto finito, non contiene pectina e gli zuccheri sono in minima parte. Le varietà utilizzate sono: il brasiliano, tarocco, valencia, navel e una varietà antica la “moro”.
Il metodo di produzione sottovuoto prevede temperature basse e tempi di cottura brevissimi, lasciando inalterati l’aroma, il profumo e il gusto delle arance. Nel processo produttivo le arance vengono sbucciate viene usata solo la parte nobile del frutto stesso, vengono messe pure le bucce dopo averli lasciati in acqua fredda per un paio di giorni; in modo da dare più profumo e al tempo stesso sapore.
La frutta di solito viene lavorata fino alla prima decade di marzo per evitare che il frutto perda parte del proprio succo. L’unico inconveniente di questa marmellata è che con il tempo e il calore subisce una fotossidazione; un processo naturale dovuto al calore e alla luce; portando la stessa ad una perdita di colore ma rimanendo inalterato il gusto.
Proprio per questo bisogna conservare il prodotto in un luogo fresco e asciutto e dopo l’apertura conservare in frigo consumandolo in pochi giorni. Alcuni studi hanno messo in evidenza un legame tra il consumo di arance e la riduzione di sviluppare alcuni tipi di tumori; addirittura è probabile che alcuni tipi di tumori siano inibiti dal consumo di agrumi.
Questo grazie alla notevole quantità di polifenoli e terpeni che le arance o gli agrumi in genere contengono. Questa marmellata si sposa bene con i formaggi stagionati.
INGREDIENTI:
arance rosse (polpa esucco 110%), saccarosio.